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Pillola del giorno dopo, balzo del 700% a Verona con le nuove norme

Farmaci Redazione DottNet | 23/10/2018 14:26

Le maggiorenni possono acquistarla senza ricetta

Un'impennata che sfiora il 700% nei sei mesi successivi all'entrata in vigore della normativa che permette alle donne maggiorenni di acquistare la cosiddetta "pillola del giorno dopo" direttamente in farmacia senza la ricetta medica (per le minori vale l'obbligo della prescrizione non ripetibile). E' questa la situazione registrata da un'indagine anonima di Federfarma Verona che ha voluto monitorare in 84 farmacie del territorio l'utilizzo dei prodotti cosiddetti "intercettivi" oggi in commercio a base di Levonorgestrel e Ulipristal acetato, entrambi classificati come contraccettivi di emergenza.

La ricerca ha fatto emergere dati poco rassicuranti sulla profilassi sessuale. Parallelamente all'aumento dell'utilizzo della pillola post-coitale emerge, infatti, il dato nazionale divulgato dall'Istituto Superiore di Sanità dell'incremento delle malattie sessualmente trasmissibili con 1 milione di nuove infezioni al giorno, 4.000 nuovi casi di infezioni da HIV all'anno e un calo del consumo di preservativi pari al 13% dal 2007 al 2016 che relega l'Italia agli ultimi posti della classifica dei Paesi europei per quanto riguarda l'utilizzo del profilattico. "I dati anonimi che abbiamo acquisito grazie alla rilevazione effettuata da ogni singola farmacia sono da analizzare con grande attenzione perché fanno emergere tendenze igieniche e comportamentali ad altissimo rischio, soprattutto nella fascia di popolazione che va dai 15 ai 24 anni" ha sottolineato Arianna Capri, vicepresidente di Federfarma Verona.

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"Quello che preoccupa - ha aggiunto riferendosi nuovamente alla pillola del giorno dopo - è l''abitudine' all'utilizzo di questo metodo che dovrebbe essere solo ed esclusivamente emergenziale per molti motivi, primo fra tutti la massiccia carica ormonale che viene assunta dalla paziente". "Per quanto riguarda inoltre l'atteggiamento che spesso percepiamo in farmacia alla base di questa decisione, si apre una ancora più vasta considerazione sull'attitudine superficiale nei riguardi della salute sessuale: calo dell'utilizzo dei preservativi, maggiore inclinazione a metodi anticoncezionali empirici, scarsa informazione, incapacità di riconoscere e valutare i sintomi di una infezione sessuale" ha concluso Capri

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